E’ quasi fatta…

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Questa lunga, faticosa, interminabile estate in famiglia

Ecco qualche aggiornamento: nonostante tutta la gioia, la felicità, l’abbronzatura e la soddisfazione di veder crescere questa famiglia, un’estate più lunga di questa proprio non me la ricordavo.

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Lista delle cose che mi hanno salvato la vita

Quando passi 3 mesi sempre sempre sempre con i miei 3 figli occorre iniziare a fare delle liste

  1. il libro”Non solo mamma” di elasti: ho riso con le lacrime agli occhi, non solo l’unica masochista che decide di godersi i figli senza sosta, trascinandoseli dietro ovunque, pretendendo che sia una cosa sacrosanta da fare. Il libro l’ho foderato con una carta da pacchi perchè mi vergognavo di una lettura tanto banale sotto l’ombrellone dopo che l’anno scorso avevo letto Le confessioni di Rousseau.
  2.  la lunghezza dell’estate. Fossero state solo due, tre o quattro settimane sarei tornata a casa isterica dicendo che ho dei figli ingovernabili, che mi fanno impazzire, che non ho affatto voglia di essere loro madre e cose del genere… poi è passato altro tempo e  le cose sono cambiate. Alla settima settimana abbiamo finalmente scoperto il piacere di stare insieme ed ora mi chiedo perchè sono tanto spietata e senza cuore.
  3. L’audiolibro del Giornalino di Gianburrasca che abbiamo ascoltato in macchina durante i nostri viaggi e che consiglio di leggere o ascoltare a tutti gli adulti che hanno bambini.

Questa storia  mi ha fatto prender coscienza che gli adulti hanno la brutta abitudine di esagerare le burle dei ragazzi facendole apparire più gravi di quel che sono.
In fin dei conti c’è sempre un buon motivo perchè un ragazzo debba volerne combinare una delle sue, che in origine altro non erano se non balocchi ma che per qualche strana circostanza del destino spesso di trasformano in vere e proprie marachelle…. (oh come parlavan bene questi altri nel 1907, ora noi in confronto per come ci esprimiamo sembriamo tutti bifolchi senza istruzione)

Insomma il fatto è che le foto sono venute bellissime: non ho ancora capito se siamo veramente una famiglia felice o se questa storia della famiglia numerosa è proprio una bella fregatura.

PS: non è Emilio (il terzo) che rende il tutto molto più complicato. La parte stressante è “state zitti perchè se urlate Emilio si sveglia” e anche “vi prego Emilio si è appena addormentato potete per favore andare a giocare a pallone un po’ piu in la?“.

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Originariamente scritto il 29 agosto 2010

5 Commenti per questo post

  1. mammamichi ha scritto:

    almeno tu hai la scusa “dei tre”, io sbrocco con due! e il guaio è che voglio il terzo!!!

  2. Mamma F ha scritto:

    Bentornati 🙂

  3. Sybille ha scritto:

    Invece per me quest’ estate é stata troppo corta… sia per i progetti che avevamo e non siamo riusciti a fare (ad esempio amici a cui avevamo promesso di vederci, fare gite insieme, e invece tra una cosa e l’altra…) che per le temperature (il caldo “da estate” é arrivato tardi e se ne sta andando giá); oggi piove, fa freddo, ho i ragazzi con la febbre e ho davvero un po’ di autunno-feeling. Ora vado a vedere di trovarci qualcosa di positivo 😉
    Comunque, bentornati!

  4. Federica ha scritto:

    Che sollievo, Sabrina! Anche tu a volte non ce la fai più!
    Io solo una bimba, ma il conto delle settimane l’ho fatto anch’io. 9 settimane di fila in montagna, di cui le prime 7 settimane da sole e intendo sole perché il papà è potuto venire in totale 6 giorni.
    Ora siamo al mare, posto meraviglioso, lamentarsi è un peccato, eppure anche se c’è il papà, la piccola qui non ha amici, compagni di gioco, siamo in simbiosi totale dal 15 giugno e ogni tanto, mi manca il fiato!
    Però come per te, se riguardo tutta l’estate, quanta vita insieme.
    ciao
    Federica

    P.S. Io sono sicura che Soule Mama non strilla. Secondo me ha una soglia di tolleranza di tutto quel che può accadere, altissima. Ci pensi che non vanno neppure a scuola!?

  5. CloseTheDoor ha scritto:

    io sono una voce fuori dal coro perche’ ho ricominciato a lavorare che mia figlia aveva 20 giorni, chiedendo ai nonni di portarla a fare delle passeggiate, e tenendomi la sensazione di non essermela mai goduta da sola abbastanza, senza ‘dividere’ la mia esperienza con nessuno, quando mi ha sorriso, quando ha fatto il primo dentino, i primi passetti… non ero mai da sola. cheppalle. non vedo l’ora di passare con lei da sola almeno una settimana.

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