Come imparare ad accettare le idee degli altri

Lo sapete che accettare deriva da ricevere? L’etimologia di una parola non tradisce. Chi non accetta le idee degli altri non vuole niente, perchè pensa di avere già tutto.

Se non so accettare significa che non gradisco quello che puoi darmi perchè so gia che è sbagliato, che non mi piace.

Stiamo ipervalutando: siamo degli asmatici mentali.

control freak

Interveniamo continuamente sulle azioni dei nostri figli o dei nostri mariti o colleghi. E’ come se fossimo dei coach in costante  training di formazione personale mentre dovremmo fare esattamente il contrario: imparare a non fare.

Invece di essere una persona direttiva, autoritaria, centrata sul compito e sul controllo dell’efficienza produttiva dovrei essere una persona che promuove l’espressione dei bisogni, delle idee e delle emozioni e si libera della paura di perdere il controllo.
Parlo del controllo dei dipendenti ma anche dei  figli o della classe (se sono un’insegnante).

C’è un metodo per farlo

Non sono parole mie, sono parole di Thomas Gordon, l’inventore del metodo dell’Ascolto attivo (i suoi libri più famosi sono Genitori efficaci e Insegnanti efficaci, che non americanate ma una vera e propria teoria che affonda le sue origini nella Psicologia Umanistica di Maslow (1962) a metà tra comportamentismo e psicoanalisi. Un approccio che vuole liberare la persona dai vincoli della nevrosi attraverso la crescita e il cambiamento che comportano il lavoro su se stessi. Credo che Rudolf Steiner lo avrebbe apprezzato.

piramide di bisogni maslow rivisitata da alfacod.blogspot.it

 

Tra i bisogni degli esseri umani c’è quello di trovare il tempo per ascoltarsi, instaurare un rapporto corretto e una relazione di reciproco rispetto.

Gordon si propone di insegnare ad impostare una relazione efficace con gli studenti, ed a gestire le dinamiche interne di una scolaresca attraverso:
• procedimenti che portano l’insegnante a “trasformare se stesso” nel modo di trattare con gli allievi;
• insegnare ai docenti ad incoraggiare e stimolare maggiori responsabilità nei giovani a loro affidati.

Come?

Saper ascoltare, comunicare sincera approvazione per le azioni, i pensieri e i ragionamenti dell’altro, mettere in atto il linguaggio dell’accettazione, che vuol dire anche banalmente stare in silenzio quando parla, accettare di ascoltare senza ribattere, incoraggiare al dialogo senza frapporre le famose 12 barriere della comunicazione che vi consiglio assolutamente di leggere perchè le mettiamo in pratica tutte, tutti i giorni.

In pratica per imparare ad accettare le idee degli altri dobbiamo imparare a ricevere, e chi l’avrebbe mai detto!

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Originariamente scritto il 22 febbraio 2015

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