Cos’è il labbro leporino e come si cura?

Mai sentito parlare di labioschisi, palatoschisi o labio-platoschisi? Molto probabilmente no. Di sicuro, ti sarà invece capitato di imbatterti nella più diffusa definizione di labbro leporino. Ma di cosa si tratta esattamente?

Il labbro leporino è una malformazione facciale presente fin dalla nascita, che coinvolge la zona della bocca, e si manifesta in forme differenti: da una semplice apertura (schisi) sul labbro superiore, fino ad una completa spaccatura che può raggiungere la base della narice. Questa patologia risponde al nome scientifico di labioschisi.

operazione smileNormalmente si tende però a fare confusione, attribuendo tale denominazione ad altre malformazioni di questo genere, quali palatoschisi e labiopalatoschisi. Entrando un po’ più nel dettaglio scopriamo infatti, che per palatoschisi si intende in realtà una divisione del palato, che può interessare il solo palato molle o estendersi fino al palato duro, arrivando a toccare la parte posteriore agli incisivi.
Si definisce invece labiopalatoschisi quella malformazione in cui labioschisi e palatoschisi risultano associate. In questi casi, la deformità può riguardare anche naso, mascella e produrre anomalie dentarie, in corrispondenza della schisi.

In generale, queste malformazioni sono causate da problematiche genetiche ed ereditarietà. Grande importanza è da attribuire anche ai fattori ambientali. L’esposizione a radiazioni, l’assunzione incontrollata d farmaci, l’uso di alcol e l’abitudine al fumo, in particolare nel primo trimestre di gravidanza, influiscono sulla possibilità di provocare la patologia nel nascituro.
Purtroppo nel nostro paese non si parla molto di malformazioni facciali e delle problematiche connesse. Bisogna in effetti considerare che nel nostro paese, l’incidenza della malattia non è altissima, questo porta probabilmente a sottovalutare l’argomento, ridimensionandone la portata. In più, le malformazioni al volto vengono di solito intese come limite puramente estetico e quindi valutate di secondaria importanza.

Bisogna invece considerare che i bambini affetti da malformazioni rischiano di trovarsi a vivere un forte disagio psicologico e sociale. Inoltre, sono in molti ad ignorare che tali patologie possono comportare difficoltà nell’alimentazione e spianare la strada ad alcune infezioni respiratorie. Non sono da escludere neppure alterazioni del linguaggio e difetti nello sviluppo delle arcate dentali.
Fortunatamente, una soluzione c’è. Labioschisi, palatoschisi e labiopalatoschisi possono essere risolte grazie alla chirurgia estetica ricostruttiva. L’intervento, in anestesia totale, dovrebbe effettuarsi entro i primi sei mesi di vita, con successive revisioni, nel corso degli anni, in base al naturale sviluppo del paziente. In seguito all’operazione si rendono necessari trattamenti diversificati, dalle sedute di logopedia all’ortodonzia. Per questa ragione, l’ideale sarebbe far seguire il paziente da un’equipe di specialisti. In Italia l’intervento è sostenuto dal Servizio Sanitario Nazionale.

Quel che non dovremmo permetterci di dimenticare è che esistono paesi in cui oltre a essere maggiormente diffuse, non vengono curate, finendo per condizionare gravemente l’intera vita di chi ne è portatore. Molto spesso, nelle zone più povere del mondo, i genitori dei bambini affetti da malformazioni non possono sostenere le spese dell’intervento, a volte, non sanno neppure che un intervento è possibile. Come se non bastasse, capita di frequente che le malformazioni facciali, vengano associate a superstizioni e pregiudizi diffusi, che costringono chi ne è affetto, a una vita di isolamento ed emarginazione. Così, i bambini malati vengono derisi, umiliati e, in casi estremi, i genitori finiscono per tenerli chiusi in casa, nella speranza di proteggerli.

Fortunatamente, esistono associazioni Onlus nate con l’obiettivo di offrire una speranza a questi bambini. Si tratta di organizzazioni formate da volontari medici che, in ogni parte del mondo, offrono assistenza gratuita a chi, altrimenti, non potrebbe essere operato. L’obiettivo è restituire un futuro dignitoso a tutte quelle persone per cui la vita non è vita ma solo tempo che scorre.

Tatiana Ritossa di Operazione Smile Italia

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Originariamente scritto il 10 febbraio 2014

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