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coronavirus: date ai bimbi mezz'ora d'aria

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Coronavirus: date ai bambini mezz’ora d’aria!


Scritto il 29 marzo 2020

I bambini hanno bisogno di muoversi!, diceva la maestra. All’uscita da scuola ci incoraggiava sempre portare i bambini a giocare all’aperto per contatto anche minimo con la natura. Non portateli subito a casa, finiranno davanti alla tv.
In pochi capivamo il valore delle sue parole, colte solo da chi aveva fiducia in lei, la maestra all’antica.

Stare bene al tempo del Coronavirus

Che bambini e movimento non fossero una priorità si sapeva già in tempi di pace. Non interessa agli adulti presi delle loro priorità nonostante l’Associazione Pediatri italiani lo gridi a gran voce da tempo. Risultato? Tutti in casa.
Figuriamoci ora, in tempo di Coronavirus.

pir2

Bambini che non vogliono uscire

In questo momento anche solo fare due tiri al pallone in cortile può essere un problema. Ci sono bambini e ragazzi che non vogliono proprio uscire, soffrono d’ansia, sono terrorizzati dal contagio, feriti nell’anima dalle immagini di telegiornali da cui dovrebbero essere protetti. E i genitori neanche se ne accorgono.

L’emergenza è cosi importante che la piramide dell’attività fisica e motoria compare anche nei test Invalsi d’italiano per i bambini di quinta elementare.
Perchè se i genitori non lo sanno, almeno che lo sappiamo i bambini!

Muoversi è necessario per stare bene

Invece l’importante per i genitori è che i figli stiano in casa. E pazienza se quando l’emergenza finirà saranno tutti depressi. Invece anche di questo ci dobbiamo occupare, con le relative cautele, senza dimenticarci che la salute mentale è fondamentale a qualsiasi età e dipende, in parte, anche dalla quantità di movimento quotidiano che facciamo.

I diritti dei bambini

Quando esco vedo solo anziani, proprio loro che dovrebbero stare a casa, mentre dei bambini neanche l’ombra. È lo specchio di un paese vecchio, malato e che non ha nessuna attenzione ai giovani.

Nei decreti di pensa ai runner, ai padroni di cani e nessuno dice una parola sulla necessità di far muovere e respirare i bambini.

Parchi giochi contingentati

Perché non lasciare i parchi giochi aperti con l’ingresso contingentato? Meglio 5 minuti in altalena per uno che niente! Tutti i bambini dovrebbero aver il diritto, con tutte le precauzioni del caso, di prendere mezz’ora d’aria al giorno per mantenere la loro integrità fisica e mentale e anche i loro genitori per rimanere persone calme, pazienti ed equilibrate.

Invece si preferisce tenere a casa i bambini per settimane, attaccati per ore ai computer. L’unica salvezza è l’intrattenimento digitale.
Se il nostro lockdown è diventato un modello per gli altri paesi rimaniamo gli unici al mondo a proibire ai genitori di uscire con i loro bambini piccoli (non considerando questa una necessità) seppur mantenendo le dovute cautele.

coronavirus: date ai bimbi mezz'ora d'aria

L’aria è importante come il cibo

Penso che la pagheremo cara comunque, se non ci inventiamo alla svelta qualcosa di più di una chat o di una diretta facebook  per far stare bene i nostri piccoli. Come possono mantenere dei sani ritmi sonno-veglia se non sono esposti alla luce del sole e all’aria fresca per settimane?

Qualche consiglio per uscire senza uscire

  1. Chi ha un balcone lo lasci usare ai figli come credono, senza dare regole o mettere limiti. Voi non lo so sapete di cosa sono capaci
  2. Chi ha un balcone lo usi anche quando piove
  3. Chi ha un cortile condominiale lo condivida con i vicini
  4. Chi ha un terrazzo condominiale lo metta a disposizione delle famiglie con bambini
  5. Chi non ha nulla di tutto ciò può scegliere di uscire con i piccoli la mattina presto quando c’è meno gente in giro con la scusa di comprare un topolino all’edicola oppure di andare a salutare un albero che ha appena messo i boccioli. Per osservare la natura che cambia e la primavera che esplode non serve un bosco intero, basta volerlo.
Grazie a Sara che mi ha fatto tornare la voglia di scrivere.

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terapia craniosacrale roma

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A cosa serve la terapia craniosacrale per mamme e bambini?


Scritto il 07 gennaio 2016

Cos’è un trattamento craniosacrale? Lo abbiamo chiesto ad Elsa, un’ amica esperta che ha curato il mio mal di schiena con ottimi risultati. Grazie Elsa!

terapia craniosacrale roma

Mal di schiena, tensione muscolare, affaticamento:  tutto sembra concentrato in noi e non volersi sciogliere, perchè? Immaginate di stare davanti al mare a guardare le onde o vicino un ruscello che scorre e ascoltarne il suono… Cosi è più rilassate vero? I malesseri che prima ci portanavo ad avere cattivo umore o irritabilità ora sembrano andare via insieme all’acqua, perchè respirando più profondamente  i muscoli si rilassano.

Il craniosacrale è questo: è come stare seduti sulla spiaggia, per un’ora ad ascoltare solo il mare (interiore) e il nostro respiro. Tutto l’affanno quotidiano e i dolori fisici scorrono via come fossero  onde e noi ci ritroviamo in una condizione di benessere profondo.

Anche il nostro corpo ha un respiro interno (come fosse il vento) e delle maree, entrambi hanno origine al momento stesso del concepimento e ci accompagnano tutta la vita. Le maree e il respiro assicurano il nostro benessere naturale, la loro regolarità ci segnala che tutto è a posto. Stress e dolore sono invece dighe che ostacolano la salute.

Perché craniosacrale alle mamme o in gravidanza?

Quando siamo in gravidanza la nostra marea si incontra con quella del bambino: fare in modo che i due ritmi si incontrino e si armonizzino favorisce la relazione mamma/bimbo prima e dopo la nascita e rende il parto più semplice.

Se poi il parto è stato un po’ complicato, se la schiena o l’osso sacro fanno male o, semplicemente, se la spina dorsale è troppo caricata o persino se il bimbo non dorme la notte o è nervoso, il craniosacrale  può essere di grande aiuto per ritrovare lo stato di salute naturale e anche il buon umore.

Di fatto quando la mamma si prende cura di sé e scioglie le proprie tensioni anche il bambino ne giova. (A me è capitato spesso di alleviare il mal di schiena alla mamma e, di riflesso, la stitichezza o l’insonnia al bambino!)

Certo l’ideale è concedersi un ciclo di trattamenti così da creare un equilibrio sia fisico che emotivo stabile e ottenere anche una maggiore serenità nel rapporto con il bambino.

Io, le mamme, i bambini

Da sempre ho avuto una particolare attenzione verso la  famiglia, per molti anni ho lavorato come maestra di nido e materna nelle scuole a indirizzo steineriano, poi ho ideato e realizzato con Paola Capitini il nido in casa Tutti giù per Terra che è tuttora attivo sulla Cassia a Roma e presso il quale offro consulenze pedagogiche per le famiglie.

Nei bellissimi anni vissuti come maestra, i bambini  mi hanno insegnato che il ritmo è una forza guaritrice, che il silenzio è d’oro e la calma un dono prezioso.

Dalle mamme ho imparato che non hanno bisogno di giudizio ma di comprensione, ascolto e di un po’ di tempo per se stesse.

Con il craniosacrale ho compreso che sia il bambino che la mamma hanno bisogno di contatto e di coccole, per questo durante ogni seduta pongo una particolare attenzione all’ essere donna e madre di ognuna di voi e alla relazione che  avete con vostro figlio.

Dopo  la seduta è bello prendersi un tempo di condivisione per parlare di ciò che è venuto alla luce durante il trattamento e anche dei vostri piccoli dubbi riguardo la vita in famiglia. Vedrete come il vostro punto di vista sarà diventato più chiaro e fluido. La mia esperienza come pedagogista e facilitatrice familiare vi sosterrà nelle scelte e soluzioni eventuali.

Elsa Fiumara 333 7269698
elsa.fiumara@gmail.com
Facebook: Elsa Fiumara Benessere
La mia base è a Roma in zona Garbatella – Tor Marancia ma posso venire anche a casa tua

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Coltiva la tua aria fresca

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Coltiva la tua aria fresca


Scritto il 22 settembre 2013

Possibile che le cose più semplici, quelle meno costose, quelle più ovvie anche, sono sempre le più sconosciute? Vi racconto una storia.

Un signore indiano scoprendo di essere allergico ad alcune sostanze presenti nell’aria ha capito che doveva fabbricarsi in casa dell’aria fresca da respirare se non voleva lasciarci la pelle.

Uno studio recentissimo della Nasa afferma che ci sono tre piante in grado di immettere aria fresca direttamente nella stanza dove sono posizionate.

Quante piante è necessario avere in casa?

Nel video (in inglese) spiega quante piante per persona occorre sistemare e di che grandezza, e afferma che questo sarà il metodo che verrà usato in futuro nei grandi uffici dove le persone trascorrono gran parte della giornata, proprio per rimediare  al cattivo ricambio di aria pulita e ai problemi di salute connessi.

E queste tre piante non sono neanche particolarmente rare: anzi mia nonna ne aveva la casa piena, sarà per quello che è campata 80 anni. Sono la Areca Palm, la Mother-in-law tongue e la Money plant.   Nel video i nomi sono in inglese ma andandomi a documentare meglio ho scoperto che …

piante.jpg

La prima, l’Areca, è una palma del Madagascar che vive in ambiente temperato, per questo motivo la conosciamo bene. Consigli su come coltivarla qui.

Le piante della nonna

Della seconda (Sansevieria) potete sapere tutto qui, io non l’ho mai amata molto perchè come dico mi ricorda la mia nonna paterna non troppo simpatica, e poi ha un po’ la forma di un’insalata.

La terza l’Epipremnum c’e’ l’ho addirittura in casa e non lo sapevo. Inoltre ne ho ricevuta una enorme in regalo poco tempo fa da una sconosciuta con cui ho fatto amicizia. Leii stava partendo per andare in una missione in Africa e che mi ha invitato a casa sua per darmi un po’ delle sue cose, visto che io ero appena arrivata a vivere a Ginevra.

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Perchè il ritmo della vita è importante

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Perchè il ritmo della vita è importante


Scritto il 14 febbraio 2013

Che noia queste giornate sempre uguali!!

I bambini hanno bisogno di regolarità, di routine, di un ritmo da cui traggono sicurezza e lo spunto per prendere buone abitudini. Lo abbiamo imparato a forza di chiederci perchè i bambini facevano i capricci ed affinando un po’ l’osservazione sulle nostre giornate.

Spesso i bambini piccoli piangono solo perchè sono stanchi e hanno bisogno di sottrarsi dalla giornata anche se sono le sei e mezza di sera. Ma i genitori vorrebbero ancora uscire,  leggergli un libro, averli intorno calmi e tranquilli mentre si prepara la cena. E’ li che scoppiano i capricci perchè il bambino va fuori di se, non si ritrova più.

Cosa mi ha insegnato l’esperienza

Ho capito che dovevo fermarmi un attimo accanto a lui, riportarlo in uno stato di quiete e assecondare il suo bisogno. Che non significa dargliela vinta ma capire che le sue esigenze sono diverse dalle mie.

La cosa paradossale è che gli adulti spesso non capiscono il linguaggio dei bambini e associano la regolarità alla routine (vuoi far cena alle sei e mezza? siamo mica in ospedale!!)  a qualcosa di noioso e ripetitivo. Il motivo è che abbiamo perso il senso e il significato che il ritmo ha per i bambini.

ritmo

Ma che cos’è il ritmo della vita?

La più importante funzione vitale del nostro corpo è il respiro. Un infinito alternarsi di inspirazioni e espirazioni che svuotano e riempiono il nostro corpo di aria. Non potremmo rinunciare a questo ritmo neanche per pochi minuti, in tutta la vita.
Il respiro è anche l’unico strumento che abbiamo a disposizione per controllare la nostra mente. Attraverso il controllo del respiro e la conduzione di esso verso un ritmo ben preciso scelto da noi, possiamo ottenere enormi risultati sulle nostre emozioni e il nostro benessere. questa è una delle cose più importanti che ho imparato facendo yoga. E funziona!!!

Il flusso della circolazione sanguigna è un costituisce un altro ritmo fondamentale e infinito del nostro corpocircolazione sanguigna. Si serve del cuore che, ad un ritmo abbastanza stabile (4 pulsazioni per ogni respiro quando raggiungiamo l’età adulta) mantiene il sangue in circolazione costante.

Infine il ritmo che alterna il sonno e la veglia è una costante della nostra vita alla quale non possiamo rinunciare. Una delle più crudeli torture impartite in passato era proprio la deprivazione del sonno.

Perchè il ritmo è tanto importante?

Cosa distingue un sano e consapevole ritmo condotto in modo armonioso da una noiosa e banale ripetitività della ruotine quotidiana? L’attitudine, l’intenzione e la coscienza con cui facciamo nostro qualcosa che naturalmente ci appartiene già. Essere sicuri di noi, sentirci all’altezza di ciò che siamo, avere piena padronanza delle nostre emozioni.

Il problema è che occorre agire accanto al bambino nel rispetto del suo proprio ritmo e questo non e’ mai facile, visto che sempre più i ritmi degli esseri umani sono diversi gli uni dagli altri a causa della progressiva individualizzazione.

Ecco perchè è molto difficile trovare il passo giusto. Ecco perchè non si usa più farlo! Ma gli strumenti per esercitarsi sono sempre gli stessi: osservazione e pazienza.

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ragazzi sane abitudini alimentari

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Da dove arrivano tutte queste allergie?


Scritto il 19 marzo 2012

 

sabrina d'orsi per vivere semplice

Ecco un altro esempio:

Allergie aumentate del 19.900% in 20 anni

Negli ultimi vent’anni i bambini che sviluppano la dermatite atopica nei primi mesi di vita sono aumentati dallo 0.05% al 10%. Tra altri dieci anni un bambino sarà allergico.

Ci sarà un motivo no?

Secondo il dottor Giannattasio, agronomo, medico, professore di Biochimica vegetale al Master in agricoltura biologica dell’Università di Napoli, il bambino è sano quando è la salute si alterna a febbri alte, tosse, mocciolo, congiuntivite, sudore, lacrimazione… dove l’umidità gioca un ruolo strategico ma inedito.

Il bambino liquido e caldo

Il bambino sano espelle attraverso i liquidi tutti i virus che incontra sulla sua strada e poi con le malattie esantematiche dà un paio di avvii potenti al suo sistema immunitario che protegge l’organismo per il resto della vita.

Per fare un esempio simbolico la dermatite atopica al contrario è una sintomatologia legata alla secchezza: c’è uno strato sottilissimo della cute che ha bisogno di essere unta continuamente con olio e scaldata.gita in fattoria

Cosa c’entra l’industria alimentare?

L’uomo per 10mila anni ha mangiato sempre le stesse 100 cose. Negli ultimi 40 anni l’intrusione di più di 200mila sostanze di sintesi per la conservazione dei cibi ci mettono  in contatto con una quantità esorbitante di sostanze estranee. Questo unito alla produzione intensiva nel settore agroalimentare è la chiave per capire molte cose.

Basterebbe tornare a mangiare come 50 anni fa

L’alimentazione conta moltissimo nei primi anni di vita del bambino. La buona notizia è che tutti gli errori che facciamo nel modo di alimentarci sono facilmente modificabili.

Se è stata la produzione alimentare industriale a fregarci e ci sono conservanti ovunque possiamo fare molto per cambiare. La regola aurea è 70% di fresco e il 30% di conservato e scatolame, non il contrario.

  • Pane e latte il mattino invece delle merendine.
  • Proteine a pranzo, carboidrati e tantissima frutta e verdura crudi.
  • Niente abuso di carne, uova e zucchero.
  • La torta solo la domenica
  • Latte e formaggi provenienti di allevamenti non intensivi, dove le  mucche sono state curate con gli antibiotici per mantenere alti i livelli di produttività nonostante lo stress. E dove volete che vadano a finire i farmaci che mangiano le mucche? Direttamente nella nostra tazza.
  • Yougurt solo bianco intero
  • Farine non addizionate di glutine
  • Legumi secchi e non in scatola
  • Niente olii di semi

Senza arrivare all’isteria della macrobiotica (con tutto il rispetto) che il dottor Giannattasio considera un regime alimentare per chi è davvero malato.

Ce la fai a dare il pane e miele a merenda e a lasciar perdere cornetti, pizzette,  wurstel, salami, maionesi e tutte le altre cose che tutti mangiamo tutti i giorni senza batter ciglio?

Se lo fai quando tuo figlio è piccolo lo abitui in modo sano e poi fidati, lui mangerà cosi anche quando crescerà.ragazzi sane abitudini alimentari

A cosa serve la reazione allergica?

Per concludere, se – continua Giannattasio – il disagio dei bambini venisse gestito cercando di non sopprimere i sintomi con cortisonici e altri farmaci, queste reazioni di adattamento spesso regredirebbero e il bambino diventerebbe un adulto non allergico/intollerante. Perchè le reazioni dell’organismo nei primi anni di vita servono proprio a questo: imparare ad accettare quella sostanza e ad integrarla progressivamente.

gita in fattoria

Cosa c’entra questo con il coronavirus?

Niente, ma secondo questo articolo il coronavirus nasce dall’industrializzazione del ciclo alimentare, in particolare nell’allevamento. Leggetelo, è una delle riflessioni più sensate che circolano al momento. L’ industrializzazione del settore agroalimentare ha avuto enormi conseguenze sulla salute pubblica ecco perchè dobbiamo invertire rotta. Al più presto.

Calcolo fatto 10-0,05= 9,95:0,05 per 100= 19.900 grazie a Rita per il supporto.

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Malattia e destino: il vicolo cieco della ricerca delle cause


Scritto il 18 aprile 2007

malattia e destinoCosa significa la malattia nella nostra società?

Spesso la malattia è vissuta come una vera e propria tegola in testa, piomba nella nostra vita come un elemento di disturbo, qualcosa da sconfiggere nel minor tempo possibile.

Il metodo proposto dal libro Malattia e destino apre ad una interpretazione della malattia non come sinonimo di male, non quindi in opposizione al bene ma come polarità del bene ovvero come altra faccia della stessa medaglia.

La malattia fa parte della salute come la morte della vita, ci costringe a dirigere il nostro sguardo verso la nostra ombra.

La malattia ci mette davanti a noi stessi in modo cosi leale e spregiudicato che ci risulta difficile amarla. Un po’ come fanno i nostri nemici: le loro critiche sono spesso indigeste e sono quasi sempre veritiere.

Di solito ciò che crea malessere tocca una corda che risuona in noi, qualcosa di vero e profondo.
Perchè la guarigione possa accadere l’uomo deve imparare cosa hanno da dirci questi presunti nemici.

La causa-effetto non basta

Normalmente si tende a considerare la malattia come il risultato di un comportamento alimentare errato, una cattiva abitudine acquisita che ha prodotto i suoi effetti, si tende cioè a stabilire un rapporto di causa-effetto tra la nostra malattia e un fattore esterno.
Ma il rapporto causa-effetto non può bastare per spiegare l’insorgere della malattia per una lunga serie di motivi.

Ecco il più eclatante per me (cito dal libro): Crediamo che il tempo corra dal passato verso il futuro e non consideriamo che nel punto che noi chiamiamo presente si incontrato sia il passato che il futuro. Questo rapporto difficilmente immaginabile può essere reso evidente dalla seguente analogia. Immaginiamo il corso del tempo come una linea diritta, un capo della quale corre in direzione passato, mentre l’altra estremità si chiama futuro.
Ora noi sappiamo però dalla geometria che in realtà non esistono linee parallele, perchè la curvatura sferica dello spazio fa si che ogni linea diritta, se noi la prolunghiamo all’infinito si chiude in un cerchio (teoria di Riemann). Quindi in realtà ogni linea diritta è la sezione di un cerchio… questo vuol dire che noi viviamo sempre in funzione del passato, o il nostro passato è stato determinato dal nostro futuro…
 la causalità si muove in entrambe le direzione verso ogni punto, proprio come fa il tempo.

Il convincimento che esistano rapporti causali è sbagliato perchè si basa sul presupposto della linearità del tempo. La ricerca delle cause delle malattia è un gran vicolo cieco per la medicina e la psicologia.

La presunte cause delle malattie sono tante quante si vuole, e tutte ugualmente importanti e ugualmente insignificanti. Il metodo proposto da questo libro rinuncia al modello causale perchè sostiene che la ricerca delle cause nel passato distolga dall’informazione vera e propria. L’individuo rinuncia alla responsabilità personale nei confronti della sua malattia attraverso la proiezione della colpa sulla causa.

Interpretazione dei sintomi

Occorre prendere in considerazione che un sintomo esiste e come esiste, non perchè esiste, osservare il momento in cui il sintomo si è manifestato (che può coincidere con una particolare situazione della vita o altro) e i piccoli segnali di allarme quotidiani che lo hanno preceduto.

Perchè sono proprio i fatti ritenuti privi di importanza e poco significativi che risultano importanti. E’ importante anche sviluppare un rapporto intimo con il linguaggio e imparare ad ascoltare consapevolmente quello che si dice.

La lingua è psicosomatica, possiede una sua intima sapienza che però si rivela soltanto a chi impara a stare veramente in ascolto.
La nostra epoca tende ad un rapporto sciatto ed arbitrario con la lingua e ha quindi perduto l’accesso al vero significato dei concetti. (ad esempio lo sapete che la parola psyche deriva dal greco: anima, spirito? è sconvolgente l’uso errato o approssimativo che si fa oggi di concetti anche importanti).

Occorre inoltre osservare il meglio possibile i nostri sintomi per individuare le intenzioni. La malattia attraverso quei sintomi ci sta dando precisi segni e indicazioni, ci sta portando verso nuove rive e solo quando noi seguiremo consapevolmente e liberamente quseto richiamo riusciremo a dare un senso alla comparsa di quella malattia.

Corpo e fisicità

I sintomi guariscono l’uomo realizzando nel corpo fisico ciò che manca alla coscienza. Prima che un problema si manifesti nel corpo come sintomo si presenta nella psiche come tema, idea, desiderio o fantasia.

Più aperta e disponibile una persona è nei confronti degli impulsi che le vengono dall’inconscio, più pronta è a dare spazio ai propri impulsi, tanto più vivace (e poco ortodossa) sarà la sua vita.
Al contrario più la persona chiuderà dentro di se la fonte dalla quale scaturiscono gli impulsi tanto più, nel tentativo di rendersi insensibile, a livello fisico si manifesterà un sintomo – piccolo innocuo, ma fedele.
Tutti i contenuti della coscienza hanno la loro corrispondenza nel corpo e viceversa. I sintomi sono componenti d’ombra della coscienza precipitate nella materia ed esplicitati nel corpo.

Se un impulso riesce a penetrare le difese della coscienza e a rendere quindi l’uomo consapevole di un conflitto, il processo di elaborazione del conflitto avviene soltanto nella psiche della persona e di regola non si arriva a nessuna infezione (infezione=conflitto).

Se invece l’uomo non si apre al conflitto in quanto rifiuta ed evita tutto ciò che potrebbe mettere in discussione il mondo artificiale che si è creato, allora il conflitto si manifesta nella materia e deve essere vissuto a livello somatico come infiammazione…. la lotta contro le infezioni è la lotta contro i conflitti trasferita sul piano materiale. onesti qui sono i nomi delle armi che usiamo: antibiotici dal greco anti=conto e bios=vita.

L’uomo viene al mondo con un corpo nuovo ma con una coscienza antica. Il livello di coscienza che porta con se è espressione di quanto appreso fino a quel momento.

Se ti è piaciuto questo articolo leggi anche>> Crescita interiore del bambino

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