Bambini “con le mani in pasta”

i materialiMentre prendevo amabilmente il tè con una amica mi ero accorta che i miei figli erano rimasti quieti e silenziosi sul divano del suo salotto, e sfogliavano dei libri che aveva trovato in giro. (incredibile!!)
Trattandosi di un’amica maestra ho pensato che sicuramente la sua casa doveva essere piena di libri non solo adatti alla loro età ma anche un po’ diversi dalle solite stupidaggini che si trovano in giro… poi ho guardato meglio e ho scoperto che mio figlio di 5 anni stava guardando le foto di questo libro… con una attenzione… che mi ha incuriosio…

Si tratta di un bellissimo manuale, anzi una guida didattica datata 1977 la cui lettura mi ha riempito il cuore di gioia e di fiducia. Ci ho ritrovato tutto il mio punto di vista sull’infanzia e sull’educazione, ed era molto tempo che non mi capitava tra le mani un testo di pedagogia e di educazione che mi desse questa sensazione….

Ultimamente avevo trovato un riscontro che condividevo solo nei testi della pedagogia antroposofica, e questo un po’ mi dispiaceva. Possibile che le uniche persone di buon senso fossero dei lettori di Steiner? Certo che no. Ma allora d0v’erano?

Francesco Tonucci, l’autore, introduce il tema dell’uso della creta, del colore e del legno, nel nido nella scuola dell’infanzia ed elementare e a casa. Ma perchè proprio questi 3 materiali? E cosa sono in senso più ampio i materiali?

Nel libro viene usato il termine materiali per indicare qualcosa che non è nulla in sè, è senza

creta1.jpg

forma e significato e aspetta che esso venga attribuito dal fare del bambino e questi 3 sembrano emblematici e rappresentativi di molti altri materiali magari più complessi da usare in classe. Inoltre il senso proviene anche dal fatto che questi materiali sono attinti dal mondo minerale e vegetale che sono gli altri due regni che vivono accanto al mondo animale quindi in qualche modo sono simbolici. (la creta e il legno provengono dal mondo vegetale mentre il colore puo’ provenire anche dal mondo minerale…in generale si puo’ dire che i colori caldi sono vegetali mentre quelli freddi sono estratti per esempio dal cobalto, dall’arsenico e da altri minerali…

Ecco che allora cominciamo a rintracciare il motivo per cui l’autore si scaglia contro i materiali nuovi, che l’autore descrive come senza passato, senza connessione con la natura, inventati appositamente per la scuola come pongo e plastilina che sono materiali untuosi, manipolando i quali si chiudono i pori della pelle e sudano le mani… sono materiali duri quindi manipolabili in piccole quantità (stando nel palmo della mano si ammorbidisce), costosi (perfetto!!!) e hanno colori che inducono stereotipie nell’uso… sono anti-igienici perchè raccolgono lo sporco delle mani e non danno luogo a lavori durevoli.

creta2.jpg In una scuola sempre più assistenziale, continua l’autore, i materiali (non sono strumento per liberare la creatività del bambino, aggiungo io) ma servono per intrattenere i bambini, per permettere il controllo di un numero sempre troppo alto di bambini … oppure diventano strumenti per commentare la lezioncina della maestra con i famosi lavoretti…(…) L’uso dei materiali diventa quindi passivo: ricopiare un disegno, colorare un figurina timbrata su un foglio… o riempire gli spazi vuoti, di pausa e di attesa creando un prodotto che possa facilmente trasformarsi in “regalino”….

i bambini e l’uso dei materiali naturali

L’autore continua con molte agghiaccianti riflessioni su come la scuola degli ultimi 30 stia andando sempre più nella direzione di offrire ai nostri figli percorsi di apprendimento facilitati, quasi come per paura che il bambino messo di fronte alle sue reali possibilità sia incapace non sia in grado di creare nulla di buono.
Ne deduco che l’adulto tende a proiettare la sua frustrazione e la sua incapacità nel bambino, pensando che egli sperimenti la stessa ansia da prestazione cui è sottoposto l’adulto.

creta3.jpgIl libro si conclude con una serie di schede illuminanti sulla nascita della scrittura e del linguaggio, sull’importanza dello scarabocchio (leggi in proposito il mio approfondimento),sul come e sul perchè il bambino disegna e su come si insegna a disegnare anche se non si è disegnatori…

PS: questo libro, essendo cosi valido e prezioso, è andato fuori produzione quindi non è più acquistabile in libreria. se sei interessato puoi inviarmi i soldi per le fotocopie e te lo spedirò volentieri.

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Fare l’esperienza del colore: i disegni dei vostri bambini non sono solo un passatempo o un’attività didattica. Il colore è un’ esperienza artistica, che affonda le radici nella percezione della vita, del calore e della forma. Ecco perchè i materiali che usano non sono un dettaglio, e la qualità è come sempre da non trascurare…

Nel gioco c’è il rispetto per la vita: la recensione di un prezioso libro americano sulle attività stagionali legate al ciclo dell’anno e ai materiali naturali da proporre ai bambini piccoli

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Originariamente scritto il 02 gennaio 2008

7 Commenti per questo post

  1. Claudia ha scritto:

    Ciao Sabrina, Grazie per il tuo messaggio sul mio blog. Ho dato un’occhiata al tuo e… mi sembra che abbiamo molte cose in comune! Ho già aggiunto il tuo blog ai miei preferiti (che sono pochissimi!) e credo proprio che tornero’ a trovarti…

  2. Paola ha scritto:

    Salve, mi chiamo Paola e sarei interessata alle fotocopie del libro i materiali di cui si parla nell’articolo e anche se le aveete del libro in inglese sui giochi (earthways). Se mi fate sapere quanto vi devo mandare e dove sarò lieta di spedirvelo. volevo anche congratularmi per il vostro sito che è molto carino e pieno di belle idee,a volte trovare spiegazioni di pensieri legati all’antroposofia espressi in modo semplice non è facile. Io faccio parte di un’associazione steineriana a Modena e mi ritrovo in tante cose, purtroppo non riusciamo a mantenere un sito così vivo come il vostro chissà magari più avanti. Per il momento grazie e a presto Paola

  3. Daniela ha scritto:

    sono interessata come insegnante a corsi sulla creatività per varie fascie d’età compresi i bimbi, ma comunque con gli adulti parto dai blocchi infantili, che la sculola ne produce ahime! molti, a questo libro di cui propone le fotocopie e anche al libro earthways!
    Grazie
    Daniela

  4. mariaclaudia ha scritto:

    ciao sabrina !!
    mi piace un sacco leggere gli articoli che scrivi, anche perchè stimolano sempre ad approfondire e poi per me da cosa nasce cosa.
    Allora, mi dici quanto costano le fotocopie e come faccio a mandarti i soldi ? invece Earthways me lo ordino su Amazon, e che bella la foto di tuo figlio con la torre di pietre (é lui mi sembra), è quasi zen. un abbraccione

  5. Marzia ha scritto:

    Ciao Sabrina,
    anche io sono interessata alle fotocopie! Per favore fammi sapere quanto costano e dove mandare i soldi.
    Grazie,
    Marzia

  6. cinzia ha scritto:

    ciao Sabrina, anche io sono interessata ad avere le fotocopie di questo libro, che dalla tua descrizione mi sembra indispensabile avere.
    Puoi mandarmi le informazioni per poter ricevere le fotocopie?
    grazie
    Cinzia

  7. Viviana ha scritto:

    Ciao Sabrina, ho letto con molto piacere il tuo post, le idee e i frammenti di vita (e vitalità) del tuo blog. Vorrei chiederti la fotocopia del libro I Materiali. Te ne sarei grata.
    Viviana

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