Ritrovare gli spazi

Dalla villetta 160mq con giardino di Ginevra siamo tornati qui, l’appartamento di città, metà dello spazio e balconcini 3 metri per 2 invasi dal sole bollente per la maggior parte del giorno. Abbiamo cambiato tazze (queste sono di circo fortuna, un meraviglioso atelier scovato nel cuore di Ortigia, il centro storico di Siracusa) ma soprattutto abbiamo cambiato approccio alla vita:

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abbiamo sviluppato una strana capacità che prima avevamo solo in parte: adattarci e prendere il meglio da ogni cosa. Per esempio: si è vero abitiamo in città pero’ la nostra piccola palazzina rossa si trova in cima ad un vicolo cieco, ed è subito scappata la fuga dei bambini in strada.
Darò presto il via ad una campagna di quartiere: bimbi in cortile, o nel mio caso bimbi nel vicolo, perchè per loro è gia una gran cosa anche solo il poter stare in strada a giocare con lo skate.

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Abbiamo anche ritrovato vecchi e nuovi amici, ridipinto le aule della seconda classe alla scuola di montemario, provato l’ebrezza di una prima volta al campo estivo (quello suggerito da piattini nella valle dei casali) e rivisto gli amici delle vacanze Pietrino ed Elisa. Insomma non ci facciamo mancare nulla.

Quello che voglio soprattutto è vivere queste prime settimane a Roma ricordandomi ogni giorno il perchè abbiamo voluto cosi fortemente tornare, e non essere risucchiata dalla routine che fa dire a tutti il tradizionale “che palle”…

1. mi mancava la brezzolina che tira anche in piena estate quando apro la finestra che da sul giardino del signor dichio
2. mi mancava il mio nido, il mio vicolo, la gente per strada, il mercato affollato, i negozi aperti la domenica, il fioraio sotto casa aperto anche il giorno di ferragosto
3. mi mancava il suono delle campane
4. mi mancava la luce che entra nella mia cucina, la mia cucina, il mio bagno con la finestra e tanta luce che posso fare la doccia e farmi vedere nuda da tutto il vicolo
5. mi mancava l’aggressività della gente, che devo stare attenta a cosa dico e a come lo dico senno mi prendo un vaffanculo
6. mi mancava questo eterno modo che abbiamo di lamentarci se fa caldo, se fa freddo, se piove e se c’e’ il sole
7. mi mancava la scelta delle mille cose che puoi fare o non fare a roma, ma lo decidi all’ultimo momento e solo se ti va
8. mi mancava la facilità che c’e’ nelle cose, iscrivere i bimbi al campo estivo il giorno prima che inizi senza neanche dare l’acconto, portarli un ora in ritardo e non essere cacciata via, ricevere una telefonata da un’amica che mi invita all’ultimo momento a prendere un caffe e poi passare tutto il pomeriggio con lei fino alle 8 di sera, mentre in giro i negozi sono ancora aperti e affollati come se fossero le 5 del pomeriggio….

Non voglio perdermi neanche un dettaglio, voglio ricordarmeli tutti…

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Originariamente scritto il 01 settembre 2009

9 Commenti per questo post

  1. Stefania ha scritto:

    Bellissimo … questo è un modo ottimo di guardare …nel mare della realtà , del quale anche MC ha parlato un post fa , vedere ciò che di bello ci appartiene , ci fa sentire a casa , ci fa essere noi stessi… Lì dobbiamo stare , in quel mare , anche se gli scogli ci graffiano un pò i piedi… Un abbraccio e … condivido il tuo punto di vista …
    Stefania

  2. Daniela B. ha scritto:

    Le nuove tazze sono bellissime,ed é un piacere anche tornare a leggervi dall\\\’Italia..é come se vi sentissi più vicini..!
    Daniela
    http://www.ilcoltellodibanjas.blogspot.com

  3. nadia ha scritto:

    e soprattutto …viverli tutti. Buona fine estate.

  4. kosenrufu mama ha scritto:

    bentornati allora, al solito tran tran, visto da un punto di vista diverso, diventa nuovo anche lui..!

  5. piattinicinesi ha scritto:

    che si possa avere nostalgia di roma è uno dei misteri di Fatima. però è vero, lo capisco
    allora i miei suggerimenti servono, che emozione!

  6. Ikka ha scritto:

    Ciao!
    E’da poco che ho scoperto questo blog…ogni tanto passo di qua e vi leggo!
    Mi piace tantissimo il modo in cui prendete la vita…!:-)

  7. Claudia ha scritto:

    Bentornati!

    Mi dispiace che tu non sia riuscita ad integrarti a Ginevra. Almeno ti sarà servito ad apprezzare Roma, e non è poco…

  8. Mammamsterdam ha scritto:

    Che si possa aver nostalgia di Roma, in cui non ho mai vissuto, lo capisco benissimo, specie dopo un paio i nverni in un paese nordico e con l’agenda in mano per pianificare.

    Come la vorrei anch’io una bella botta di anarchia e caos funzionale.

  9. clelia ha scritto:

    che bello. penso che se dovessi tornare a napoli, appena lasciata per trascorrere sei mesi in brasile (che non si mai che effetto hanno in una vita;-), i miei motivi sarebbero molto simili.e mi emoziono già. ma ora è un altro tempo, è il tempo d’andare!complimenti per questo bel blog!:-)

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