Come un concetto prezioso, sensato, fuori moda e maledettamente trendy allo stesso tempo può trasformarsi in un attimo in una vera e propria banalità. Riflessioni sulla semplicità.
Non resisto dalla voglia di dirvi i fatti miei. Perchè non è possibile che ogni volta che mi metto davanti a questo stupido computer trovo cose fantasmagoriche che mi ispirano tantissimo e che voglio condividere con voi. Non per incoraggiarvi a navigare ancora un po’ (sia mai, lo facciamo gia tutti e troppo) ma per dirvi che occorre fare spazio, non perdersi in dettagli, sapere cosa si vuole, dove cercare, dentro e fuori dall’internet. Non vi sembra questa bambina la fidanzata di emilio?
Sul “portare i bambini” c’è una letteratura sterminata. Non mi addentrero’ nei vantaggi di questa pratica, che pero’ a volte porta anche un po’ di stanchezza con se. Io infatti cercavo un porta-bebè che si potesse anche usare per portare il bebè sulla schiena fin dai primi mesi.. . ed eccolo qui. Proudly homemade!
Non c’e’ scusa che tenga. Non puo’ essere la fretta nè la noia, se non ha voglia di cucinare o sei negata o sei depressa. Queste parole suonano forti. Come al solito drammatizzo, e non si arrabbi nessuno. Quando hai nel piatto qualcosa di eccezionale, non senti che la vita è più preziosa? Consigli per la cura del piatto, qualunque esso sia.
Dopo mammenellarete, leggi l’intervista comparsa su Bravibimbi.it
Il bambino piccolo non sente con le orecchie, non guarda con gli occhi, non parla con la bocca. Fosse cosi semplice!!! Nel primo anno di vita sente con la pelle e tutto intorno gli parla di un mondo sconosciuto. Senza contare che deve abituarsi ad avere aria da respirare, un intestino che si muove e un sacco di gente intorno che lo importuna!!!