Il concetto di libertà

Ho letto un libro che mi ha fatto riflettere su un tema ricorrente nelle mia vita: la libertà. Ma del libro vi parlerò alla fine per non inquinare le mie riflessioni con i pregiudizi che molti di voi potrebbero nutrire nei confronti dell’autore (e non è Steiner)

La libertà significa libertà da coercizione, interferenza, vincoli eccetera, o libertà di  condurre la propria vita in autonomia morale e razionale?

La libertà, concetto portante del liberalismo, è da intendere in quale senso? E liberal è un concetto che ha un legame con il conservatorismo o con il socialismo? E perchè nel linguaggio politico americano liberal è un concetto di sinistra e nel linguaggio europeo è diventato più o meno sinonimo di “socialdemocratico” ovvero un concetto di destra? Ciò che li accomuna è che entrambi hanno un atteggiamento critico e negativo nei confronti della religione.

Il concetto di liberalismo è ancora attuale e interessante perchè sottintende una dimensione religiosa che viene disconosciuta o considerata irrilevante: ciascuno è libero di perseguire la propria concezione del bene, ma anche: ciascuno gode di libertà di coscienza e religiosa. Ecco dove è stata fatta storicamente la somma “liberale uguale laico”

Il libro di cui parlo, e che sorprendendomi io per prima condivido ampiamente  afferma che il liberalismo abbia perduto la connessione con i propri fondamenti e abbia reciso il legame che storicamente e concettualmente esiste tra liberalismo e cristianesimo.

Il liberalismo non è una dottrina basata sull’individualismo, l’egoismo, l’edonismo, priva di interesse per le virtù e il bene comune.

Anzi, il liberalismo non può sostenere i diritti fondamentali e universali degli uomini nè può sperare che gli uomini coesistano in una società liberale senza avere la certezza che questi diritti esistano per gli uomini un quando uomini e non cittadini, e dunque non negoziabili ma custoditi religiosamente.

Il liberismo può e deve far diferimento a virtù quali la lealtà, onestà, credibilità, tolleranza, rispettto, giustizia, benevolenza, virtù tipiche del Cristianesimo, che si trovano nella Bibba, nel Vangelo e che sono la lifa del liberalismo. L’equazione laica dal punto di vista dei fondamenti concettuali deve essere respinta. Il liberale è cristiano, lo è anche quando non lo sa.
Come la sana laicità non è antireligiosa, cosi il sano liberalismo non è anticristiano.

Mi faccio queste domande, sono interessata a questi temi perchè trovo che sia vero che la politica e il vivere civile abbiano amputato il senso del divino, del mistero, del sacro, dell’infinito dalla nostra vita. Non si è uomini interi senza queste dimensioni. Come diceva Kant “(al limite) si puo’ vivere come se Dio esistesse”.

Vivere come se Dio esistesse significa negare all’uomo quel senso di onnipotenza e di libertà assoluta che prima lo esalta e poi lo avvilisce e degrada, conoscere la nostra condizione di finitezza, essere consapevoli dell’esistenza di limiti etici del nostro agire.

« Dato il luogo e il tempo sono stato un giovane estremista sciocco, stupido e di buon cuore. Non mi rinnego né mi consolo, per quello che oggi sono non posso che accettare quello che sono stato. Infinitesimale, irripetibile individualità, incrocio significante di altri tempi in questo spazio essenziale, solo un valore aggiunto
(Giovanni Lindo Ferretti)

Il libro di cui vi ho parlato è “Perchè dobbiamo dirci cristiani” di Marcello Pera, professore di Filosofia teoretica a Catania  e ordinario di Filosofia della scienza all’Università di Pisa.

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Originariamente scritto il 17 luglio 2009

4 Commenti per questo post

  1. mammanatura ha scritto:

    Condivido molo di quello che hai scritto!
    La libertà…penso che chi è libero molte volte non sa neppure di esserlo al contrario chi si sente libero di fare quello che vuole è il più delle volte schiavo delle sue passioni e dei suoi vizi!
    Il cristiano è libero anche se apparentemente governato da “leggi” ma forse sono solo le leggi morali che sono dentro di lui e che lo strutturano a tal punto che lui non ha la percezione di stare a seguire dei precetti ma solo a seguire ciò che nel profonfo egli trova giusto!!

  2. "Sartriana" ha scritto:

    Bellissime riflessioni!!! Da “sartriana” convinta ti consiglio di leggere Sartre… ha fatto del concetto di libertà il fulcro del suo pensiero!!!

  3. Stefania ha scritto:

    Il concetto di libertà… davvero un tema complesso… molto interessante il tuo post …il concetto è comunque relativo … ai tempi , alle culture … a ciascuno… Giovanni Lindo Ferretti al tempo del suo ” tabula rasa elettrificata” lo preferivo …

  4. maestrina ilaria ha scritto:

    \"un essere libero è quello che può volere ciò che egli stesso ritiene giusto\". ( e questo è il vecchio Rudy)…ma quand\’è che possiamo volere ciò che riteniamo giusto? e cos\’è giusto?
    spero di vederti presto
    un bacio

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