Imparare a sorridere

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E’ un vero peccato che non ci ricordiamo la prima volta che abbiamo sorriso. Sarò memoria storica di Emilio e voglio imprimermi nel ricordo questi due momenti:
1. Emilio che ride per la prima volta a suo padre, viso a viso, sguardo aperto, gioia pura; Andrea che fa gorgogli con la bocca e avvicina al viso di Emilio i suoi grandi occhiali rossi ed Emilio che risponde distendendo la fronte e mostrando la bocca senza denti di bimbo-che-ride…
2. Emilio che ride a Pietro, un caro amico che non vedevamo da anni. Pietro è una persona speciale, piena di amore per la vita e per gli esseri umani, pieno di forza di volontà, uno di quei famosi “adulti degni di essere imitati” di cui parlo spesso. Emilio lo avrà forse sentito? Io credo di si, perchè mai altrimenti avrebbe dovuto regalare uno dei primi sorrisi della sua vita ad uno sconosciuto?
Credo che le anime parlino un loro linguaggio, invisibile ai più ma tangibile a chi ha occhi per guardare.

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E dopo una prima volta tutti gli altri sorrisi sono più facili ma mai più scontati. E passo giornate intere a guardarlo sorridere, con quell’aria cosi seria, in fondo, di chi non dispensa mai un sorriso a caso, o un sorriso facile, o un sorriso sardonico. Perchè uno dei lati eccezionali dell’essere “appena arrivato sulla terra” è che non si conosce menzogna, non falsità, non opportunità, non plagio. Non si conosce nulla di ciò per cui  in futuro potrebbe essere utile sorridere.

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Originariamente scritto il 01 febbraio 2010

2 Commenti per questo post

  1. chiara ha scritto:

    Ciao,
    ho immortalato prima con la memoria che con la macchina fotografica il primo momento di ogniuno dei miei tre, in cui hanno per la prima volta sorriso.
    Sai che proprio stamani, il più piccolino mi ha abbracciato senza che me lo aspettassi del tutto spontaneamente, sentivo le sue manine sulla mia schiena che tamburellavano in una sorta di sforzo ad abbracciarmi di più.
    ho ripensato allora alla prima volta in cui prendendoli in braccio hanno di proposito dimostrato così il loro affetto e mi sono commossa.

  2. Wonderland ha scritto:

    Senti, è UGUALE a te!

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