Sartoria di primavera

Qualche giorno fa ero appiccicata al blog di Soulemama e ho scoperto una cosa che mi ha stupito di nuovo. Non sapevo che facesse periodicamente delle vendite delle sue produzioni artigianali e cosi ho pensato: potrei farlo anch io!!
Quando vi stufate di sentirmi parlare di Amanda ditemelo, daccordo?

In effetti non so perchè non vi ho mai parlato della mia Sartoria imperfetta. La Sartoria Imperfetta è uno spazio di creatività tutto mio, ritagliato dai meandri delle miei giornate, tra il lavoro, i bambini e tutto il resto… uno spazio mentale (vorrei tanto avere uno studio, uno sgabuzzino, una stanzetta-sartoria….) un luogo della fantasia, dove raccolgo le mie fonti di ispirazioni e metto a frutto la mia creatività in un modo che mi da una gioia incredibile: quando ero incinta avevo fatto una borsa fasciatoio con cui ho cresciuto due figli… poi ne ho confezionate altre, alcune le ho vendute altre sono ancora disponibili…

la mia borsa fasciatoio

Nel tempo ho fatto anche altre cosette, totebag (borse) stagionali (alcune invernali bellissime, in lana e velluto), vestitini per i bambini e giocattoli. Potete vedere tutto su Sartoria Imperfetta

io e la mia macchina fotografica (anzi di andrea)Ieri i bambini si sono addormentati in macchina per un paio d’ore (ci ha preso a tutti una stanchezza atavica che mi fa capire che la primavera è davvero arrivata) e cosi mi sono messa a leggere il libro di Amanda, sportelli aperti, finestrini giu nel vicolo sotto casa fortunatamente chiuso al traffico….
Ho avuto come un’illuminazione: non mi ricordo come e’ iniziata la mia passione per la sartoria, (anzi in realtà si e l’ho scritto qui) sta di fatto che da quando cucio, ricamo e lavoro a maglia ho riscoperto una passione per il fare che stupisce me stessa per prima. Non ero forse io la donna tecnologica tutta internet, webdesign e font_fanatismo? (a proposito se vuoi scavare nel mio passato guarda la fanzine che tenevo nel 1997, si chiama NO_P;)

A volte se ho un’ora libera (senza bimbi) mi ritrovo a vagare per i negozi di tessuti alla ricerca di articoli specialissimi (ieri per esempio ho comprato il famoso cencio della nonna, di cui vi parlo qui) e mi chiedo: perchè sto facendo questo? cosa muove il mio interesse in modo cosi forte e appassionato?

Nel libro di Amanda c’e’ la risposta: nutrire la propria creatività, alimentarla ed esprimerla attraverso progetti da elaborare e realizzare è terapeutico, liberatorio, ci fa sentire persone migliori, più complete, più degne di essere imitate, ci rende un modello per i nostri bambini che stanno scoprendo e strutturando la creatività che è in loro.

Ma per alimentare il proprio spirito creativo, per mantenere accesa la fiamma della passione occorre prepararsi, trovare fonti di ispirazione, parlare con se stessi e chiedersi cosa veramente nutre la nostra fantasia. Tutto questo non so come porta pace, soddisfazione, gioia ed equilibrio nella vita, ecco il motivo per cui mi affanno tanto. Perchè intuitivamente sapevo che era qualcosa che mi faceva bene…

E voi, cosa vi fa star bene? Suonare il piano? Cucinare? Dipingere? Ve lo siete mai chieste?

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Originariamente scritto il 02 aprile 2008

6 Commenti per questo post

  1. mariaclaudia ha scritto:

    Sabrì, in un articolo più antico, avevi già accennato al tuo progetto creativo, io mi ero subito lanciata sul sito di sartoria imperfetta (che avevi linkato) e mi era piaciuta un sacco la borsa con il disegno tipo mucca a macchie azzurre (beh, la borsa fasciatoio per dirla in italiano). E’ vero quello che dici, anch’io da donna tutta lavoro, anche se creativo a suo modo, mi sono trasformata con la maternità, e ho riscoperto la bellezza di usare le mani, per cucire, per fare il pane con lievito naturale, per fare un massaggio (quelli indiani bellissimi come Shantala, vedere Leboyer)…..ieri ho visto in libreria un libro su come usare i colori naturali per dipingere e tingere stoffe, praticamente si mescolano pigmenti naturali con oli vegetali, e si ottengono delle sfumature delicate e soavi, che fanno sentire altrettanto sereni. Devo dire grazie a Ale per avermi fatto rinascere insieme a lui, perchè la forza creatrice che mi aveva investito mentre lui mi si formava nella pancia, è rimasta dentro di me e si è trasformata in gioia di creare.

  2. Christina ha scritto:

    Che ciclone che sei!
    Amanda sarà il tuo modello ed io vorrei tanto rubare un po da te…

  3. Claudia ha scritto:

    Per me è la stessa cosa… sono figlia di un artista che da piccola mi ha insegnato a dipingere, a disegnare, a scolpire, a modellare e a fotografare. Amavo molto queste attività e mi riuscivano molto bene. Poi lui ha deciso di uscire definitivamente dalla mia vita e io ho messo da parte tutto quello che mi ricordava mio padre. Per anni non ho più fatto nulla. Dopo la nascita dei miei figli ho sentito un enorme bisogno di tornare a creare. Ho fatto un po’ pace con i lati positivi che anche un uomo cosi’ egoista aveva (non con lui, ma con le cose buone che mi ha trasmesso) e ho ricominciato a “creare” ma in altri ambiti. Mi sono data alla maglia, che mia nonna mi aveva insegnato da bambina ma era da rispolverare, al cucito e alle bambole steineriane. Ora non posso più farne a meno. Ho la fortuna di avere una stanza-laboratorio e sfrutto l’allenamento a dormire poco al quale i miei due figli mi hanno sottoposta per 4 anni, per tirare tardi in mezzo a stoffe, lane, libri e sogni…

  4. Claudia ha scritto:

    PS: Ho trovato un’altra miniera di idee qui:

    http://belladia.typepad.com/crafty_crow/

    vai a dare un’occhiata! Non potrai più farne a meno…

  5. Ilaria ha scritto:

    Per caso capito nel vostro giardino, a prendere una limonata insieme a voi. Sento di condividere tutto questo arcobaleno di idee. Sono una donna creativa ed ero una bambina creativa. Adoro tutto. Tutto davvero mi crea un vortice di curiosità, bellezza, che non riesco a smettere, a dimettere. Sono spesso posseduta dall’estro creativo e so che questa è la mia strada. Mi occupo di ambiente in generale è ho linkato il tuo sito nel mio portale per mostrare che esiste dell’altro, una speranza rivoluzionaria che consiste nel cercare la gioia e nel raccontarla quando essa appare. Scrivo, dipingo, lavoro a scuola con i bambini, realizzo laboratori di riciclo e sono davvero posseduta dalla creatività. Io adoro creare, inventare, penso sia il mio modo di liberare la grande energia che porto dentro e che se fosse bloccata procurerebbe a me stessa e agli altri grande dolore, distruzione. Grazie per condividere questa bellezza. Vi abbraccio. Ilaria

  6. gloria ha scritto:

    Ciao mi chiamo Gloria e volevo complimentarmi per il tuo blog, meraviglioso! volevo anche consigliarti anche io skillbros.it, in quanto l'ho provato e devo dirti che è davvero gratificante e anche divertente! Provalo!!
    Ciao

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