Imparare le lingue straniere nella scuola steineriana

Ascolto, canto, faccio le conte, le tabelline, ripeto, imparo. Semplice no? Nella scuola steineriana le lingue straniere si imparano cosi: facendo due lingue (inglese e tedesco) con insegnanti madrelingua fin dalla prima classe, 5 ore in tutto a settimana.

come si studiano le lingue straniere nella scuola steineriana

No quaderni, no grammatica, no regole

Nei primi anni il lavoro è principalmente corale e orale per poi diventare, negli anni, una cosa sempre più individuale e scritto. Attraverso canzoni, poesie, ritmi e giochi fatti ad alta voce e tutti insieme viene instillato interesse e amore per la lingue attraverso l’assorbimenti di vocaboli speciali (impreziositi di valore attraverso le storie, parole segrete, frasi che aprono situazioni inaspettate ecc) e man mano che i bambini crescono l’insegnamento sarà sempre più intellettuale.

La capacità di comunicazione e le strutture grammaticali vengono apprese senza insegnamento ma solo per imitazione. Tutto ciò viene portato ai bambini in maniera giocosa e inconscia.

Tutto quello che è stato imparato nei primi tre anni di elementari in seguito viene compenetrato, in parte scritto e compreso coscientemente. Ampliando il vocabolario, iniziando a scrivere, cominciando non solo più ad usare le strutture grammaticali ma a capirle per poterle scrivere.  l’amore per la lingua diviene progressivamente cosciente e viene continuamente vivificato. Viene introdotto un primo testo di lettura cui segue un proprio quaderno scritto è la base per a comprensione della letteratura nelle classi successive.

In settima e ottava classe l’importanza principale è comprendere la lingua individualmente, aumentare le competenze e rafforzare l’amore per la poesia e la letteratura. Un primo passo per imparare in maniera accademica è la consapevolezza dell’uso della lingua. Bisogna imparare cosa si può fare con la lingua e cosa può provocare. Anche la capacità di giudizio individuale viene preparata in questo periodo.

Che differenza c’è tra una lingua straniera da una lingua madre?

La lingua è straniera quando non ci capisci niente  ma non è sempre vero, visto che i bambini tra di loro comunicano benissimo con la comunicazione non verbale e non hanno un imprescindibile bisogno di parola come invece abbiamo noi adulti.

Le differenze riguradano soprattutto la sonorità della lingua e questo è il punto da cui si parte. Esattamente come il bambino piccolo impara a parlare ascoltando la voce della mamma anche nella scuola steiniriana si impara a parlare ascoltando e ripetendo nuove sonorità.  Sembra impossibile ma funziona!! Ed è la cosa più semplice e naturale del mondo.

PS: Questo testo è liberamente ispirato e in parte anche un po’ copiato da un sito molto prezioso per chi vuole saperne di piu dell’argomento didattica nelle scuole waldorf. A proposito de “i bambini imparano per immagini” vi segnalo anche questo articolo (pdf) tratto dal sito della Scuola Waldorf di palermo.

 

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Originariamente scritto il 15 novembre 2010

1 Commenti per questo post

  1. francesca di genova ha scritto:

    solerte come sempre,sabrina!
    se penso allo stress di chi,italiano, studia alla scuola germanica,obbligato fin dalla prima elementare a seguire tutte le materie in tedesco…quanto sforzo intellettuale!la magia della pedagogia, e quindi della didattica waldorf,è che sembra conformarsi all’essere umano come l’acqua che riempia una forma,senza forzature…

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