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La Candelora alle origini del calendario


Scritto il 02 febbraio 2013

candele

Il 2 febbraio nel calendario religioso corrisponde alla Candelora, la festa della benedizione delle candele e la purificazione di Maria (non a caso cade a 40 giorni dal Natale, proprio come vuole la tradizione del puerperio).

Non è solo una festa cristiana: la Candelora è celebrata anche nella tradizione pagana. Storicamente i  cristiani hanno istituito una festività proprio in coincidenza con  quella pagana proprio per sostituirsi ad essa.

zeno festeggia la candelora

Cosa sono le calende? C’entra qualcosa il calendario

Candelora veniva celebrata dai pagani per la Dea Februa ovvero Giunone il 2 febbraio (chiamato Calende di Febbraio).

Nel calendario romano i mesi seguivano il ciclo della luna. Il primo giorno di ogni mese corrispondeva al novilunio ed era chiamato calende, da cui deriva il nome calendario.

Questo momento di risveglio della luce segna il passaggio tra l’inverno e la primavera.

Essendo un giorno di mezzo inverno si facevano pronostici per indovinare se la stagione futura sarebbe stata fredda o mite e per questo motivo la Candelora è stata oggetto di proverbi popolari di carattere metereologico. Se il 2 febbraio c’era bel tempo la primavera stava già arrivando mentre se faceva brutto, si dovevano aspettare ancora diverse settimane perchè l’inverno finisse.

Dal punto di vita pagano la Candelora ha a che vedere con la purificazione e con i riti propiziatori per la fertilità della terra e rientra a pieno titolo tra le 8 Sabba (ovvero le principali feste legate alla ruota dell’anno cui sono state spesso sovrapposte le feste cattoliche) che sono:

1) la calenda (31 ottobre – halloween e nella tradizione cattolica il ponte dei morti) la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno
2) il solstizio d’inverno (21-24 dicembre e nella tradizione cattolica il Natale)
3) la candelora (2 febbraio) festa della purificazione
4) l’equinozio di primavera (21 marzo e nella tradizione cattolica la Pasqua) il giorno e la notte hanno la stessa durata e si celebra il ritorno della fertilità della terra.
5) Calendimaggio (30 aprile/1maggio) festa della prosperità
6) solstizio d’estate (21-24 giugno o San Giovanni nella tradizione cattolica) rappresenta il giorno di massima potenza del sole , quando la luce ha il sopravvento sull’oscurità. viene celebrata con l’accensione di fuochi.
7) festa del raccolto (1 agosto) dedicata al raccolto del grano. Vissuto nell’antichità come un sacrificio dello spirito del grano che cade sotto la falce dell’uomo e risorge come farina e pane dando vita ad una nuovo ciclo di vita e morte, ovvero di trasformazione.
8) equinozio d’autunno (21-23 settembre) seconda festa del raccolto, ultima celebrazione prima della fine del ciclo in cui tirare le somme di ciò che si è seminato e raccolto.

cand.jpg

Ecco perchè è cosi ovvio per le famiglieconsiderare il principio e la fine dell’anno secondo il canonico anno scolastico, che comincia a settembre con le novità della scuola e finisce a fine estate con il ritorno dalle vacanze e con un ciclo che si chiude, con i suoi ricordi e la sua malinconia….

(foto e testi del 2 febbraio 2008, revisione 2015)

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Carnevale08: robin hood e il gatto


Scritto il 03 febbraio 2008

vestiti di carnevali cuciti da mamma

Dopo le vicissitudini dell’anno scorso (leggi carnevale 2007) eccoci giunti alle celebrazioni del Carnevale che coincide con due eventi particolari:
1) abbiamo una casa in campagna (in sabina nei rietino vicino all’abazia benedettina di Farfa) e quindi quest’anno abbiamo approfittato dei festeggiamenti nella campagna laziale
2) il carnevale quest’anno capita durante la festa della candelora, che abbiamo festeggiato con grande gioia essendo ormai entrati a pieno titolo in quel ristretto gruppo di persone (la maggior parte anziani) che ancora celebrano i riti e le stagioni dell’anno.

 

bambini vestiti da carnevale

Come avevamo anticipato quest’anno gli eroi sono due: un Robin Hood, re dei ladri, con abito auto-costruito in prezioso cotone indiano verdino e panno lenci bianco, con cinturone di papà, arco e frecce in legno e porta-frecce in cartone (non visibili nelle foto) fatte da papà.

L’idea mi è venuta guardando questa immagine bellissima che ho trovato nell’archivio fotografico di Soule Mamma.Costumes for Nursery Tale Characters
E’ la copertina di un libro americano degli anni 70 sui costumi di Carnevale e sui costumi di scena e si intitola “Costumes for Nursery Tale Characters” (puoi trovarlo qui su amazon. Ecco altre bellissime foto di Amanda sui vestiti di carnevale cuciti da lei e da suo figlio Kalvin che a 8 anni usa la macchina da cucire come se fosse un sarto professionista: super rack!super rack productionthe pirate fairhalloweenpasseggiata nel bosco (gia perchè loro abitano nel bosco….)

Per Zeno invece il vestito da gatto, reciclato dall’anno scorso perchè quando l’avevo fatto e glielo avevo proposto era ancora troppo piccolo ed era scoppiato a piangere dicendo: “io non sono un gaaaattttttooooooooo“… quest’anno l’ha adorato. un musetto e due baffetti dipinti sul viso ed ecco fatto.
Le nostre amichette, Irene e Chiara, principessa e ape, come due femmine che si rispettino, hanno completato il quadretto. (abbiamo motivi di sospettare che i due grandi, amici da sempre, si siano fidanzati proprio in questi giorni). Peccato che faceva molto freddo e sopra il preziosissimo vestito da principessa c’e’ finito un pile, meno male che era rosa….

Sia domenica scorsa che la domenica prima abbiamo partecipato al carnevale di Passo Corese e a quello di Poggio Mirteto.
I bambini sono stati felicissimi di cospargersi di schiuma da barba da testa a piedi.
Si, perchè pare che quest’anno invece della già tristissima bomboletta spry spara-plastica colorata a forma di stelle filanti (e l’effetto serra?) sia molto di moda la schiuma da barba che sporca, puzza e bagna i vestiti!! Complimenti: ogni anno meglio.

Ovviamente abbiamo taciuto e ingoiato, anzi abbiamo sorriso e fatto finta di apprezzare quel girone infernale fatto di:
1) trattori-trasporta-carri-di-carnevale con le casse a tutto volume che suonavano la macarena quando eravamo fortunati.
Neanche ai rave dei tempi migliori la musica era tanto alta
2) ragazzini che disegnavano cazzetti con la schiuma da barba su tutte le macchine
3) altri ragazzini che sparavano la solita schiuma da barba sui costumi delle persone mascherate sui carri, rovinando tutta la sfilata e facendo incazzare chi aveva lavorato tanto per prepararsi
…Ma i bambini erano tanto contenti….;)

lorenzopedro e irene giocano con la fune

Per fortuna il resto del tempo lo abbiamo passato nella casa nuova (che ha un portico meraviglioso stile eolie) e i bambini hanno fatto cose decisamente più sensate…

lorenzopedro e irene

 

 

------------clicca sulle fote per vederle piu grandi e per vederne altre----------

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Carnevale 2007: l’uomo ragno


Scritto il 29 gennaio 2008

A carnevale Lorenzopedro (4 anni e mezzo) mi ha detto: “Mamma, mi compri il vestito?” e aveva chiarissimo in mente che cosacarnevale voleva: Spider-man.

Certo avrei preferito un re, un pompiere o un principe azzurro. Non capivo perchè fosse tanto affascinato da un personaggio che non aveva mai visto, mi aspettavo che avrebbe chiesto il costume del drago (abbiamo letto e riletto la fiaba “il drago e le piume d’oro”) oppure uno gnomo, insomma i personaggi che popolano normalmente la nostra casa. (>>questa è una cosa che avrei capito molti anni dopo, ma si tratta di un’altra storia)

Invece no, Lorenzopedro si ciba di immaginario che proviene dalla scuola (quando questo articolo è stato scritto stava ancora frequentando la scuola pubblica) e quindi alla fine ha avuto la sua bella soddisfazione: un vestito di Spiderman. L’unica negoziazione che gli ho proposto è stata: “va bene pero’ il vestito te lo cuce mamma”. daccordo?” Affare fatto.

La questione può apparire per molti solo un dettaglio: infondo che differenza c’e’ tra un vestito comprato e uno cucito a mano?
E’ solo una questione economica? Certo che no anche se ovviamente è una variabile da considerare.
Il fatto è che se guardate bene i vestiti di carnevale nei negozi per bambini vi accorgete che incarnano esattamente lo spirito del nostro tempo: sono privi di senso estetico, scimmiottano l’immaginario visivo becero dei personaggi per bambini (da winnie the pooh ai power rangers) sono fatti con materiali di scarsissima qualità e si prestano quindi per un uso mordi-e-fuggi e soprattutto sono fatti in serie: tutti maledettamente uguali.
Non c’e’ invenzione, cura, creatività, non c’e’ anima.

Qualcuno di voi si ricorda dei vestiti di carnevale che le nostre mamme confezionavano per noi? Io ho un ricordo splendido di un vestito da spagnola, e uno da cappuccetto rosso e ancora uno da principessa, che mia madre aveva fatto con cura, scegliendo tessuti meravigliosi, lavorando per pomeriggi interi con la macchina da cucire mentre io giocavo al suo fianco, e acquistando solo piccoli dettagli, come una collana o una parrucca.
Mi sentivo una regina. Ero la regina della mia mamma.
Credo che Lorenzopedro abbia sperimentato un po’ di questo gusto per l’eccezionale a giudicare dalla gioia con cui ha indossato il suo costume.
E per me è stato simbolicamente molto importante cucire un vestito che rappresentasse il SUO immaginario ma che contenesse anche il MIO. E’ stata una bella negoziazione.

Ecco le foto di un sabato mattina al parchetto di San Lorenzo con il suo vestito fiammante.
E il fratello Zeno (2 anni e mezzo) ? Non ha chiesto non ha voluto e non ha apprezzato che avessi fatto il mantello anche a lui, infatti se l’è tolto subito. Troppo ingombrante.

Presto su queste pagine il carnevale 2008. In preparazione i costumi di Robin Hood e del gatto. Quest’anno che sull’immaginario ci troviamo più daccordo. Sarà perche va alla scuola Waldorf? Forse, o forse semplicemente perchè ha visto il cartone del principe dei ladri.

(prima pubblicazione dell'articolo: 12 febbraio 2007)

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