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bambini a letto presto senza capricci - vivere semplice

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Bambini a letto presto e senza capricci: come?


Scritto il 21 ottobre 2014

bambini a letto presto senza capricci - vivere semplice

Ci sono bambini che fanno un sacco di storie di andare a dormire, ci mettono un’ora per addormentarsi o esigono che si rimanga al loro capezzale a raccontare favole e cantare canzoni finché non crollano privi di sensi. Di solito questi bimbi hanno dei genitori inesperti, poco strategici o semplicemente poco organizzati.

Altri invece hanno delle vere difficoltà di addormentamento, soffrono di qualche disturbo che gli impedisce di abbandonarsi naturalmente al sonno e quindi dormono poco e male. Questi bimbi hanno magari qualche problema di salute legato alla digestione o al metabolismo.

I bimbi che vanno a letto presto e senza capricci esistono, sono quelli della terza specie.

Sono bimbi sereni, che tendono ad avere un comportamento funzionale perchè hanno uno stile di vita sano, dei ritmi tranquilli e più umani e dei genitori che hanno pensato a come affrontare questo delicato momento (prevenire invece di curare è moooolto più semplice). Genitori, che magari consigliati da altri genitori, hanno preparato qualcosa di speciale per l’addormentamento, una routine semplice che funziona per mandare a letto presto e senza capricci i propri bambini. Ecco quella che abbiamo inventato noi:

Ogni bambino è un bambino diverso

La routine del sonno è un strategia che inizia nei primi mesi di vita. Ogni bambino è diverso, lo sappiamo bene, ma in generale si puo’ dire che il bambino ha bisogno di

  • calore
  • contatto
  • ritmo
  • predittibilità

Se avete figli più grandi potete cercare di intervenire mettendo ritmo e quiete là dove sono state prese delle cattive abitudini che ora ci rendono impossibile la vita. Ne parlo qui

Allora calore, ecco che una bella copertina di lana stretta intorno al corpicino (quasi come una fasciatura che crea il contatto che riproduce l’utero materno), possibilmente una cuffietta in testa almeno i primi mesi perchè la fontanella aperta è una grande fonte di disagio per i piccoli e un piccolo dondolio sono sufficienti al neonato. Se c’è anche una ninna nanna lenta, ritmata, senza parole, possibilmente semplice, pentatonica, il piccolo riconosce la melodia e questo lo aiuta ancora di più.
Condizioni: stesso luogo, stessa ora, stessa luce soffusa, no alert e notifiche vibranti dal cellulare fintamente spento, no musichette, no imprevisti.

Se avete più figli

Se avete più figli di età ravvicinata il letto a castello è perfetto, perchè potete metterli a nanna insieme, il più grande sopra e il più piccolo sotto. Potete lasciare un po’ d’autonomia in più al grandicello mettendogli una lucina per sfogliare un libro se questo gli piace oppure al contrario addormentare prima il piccolo sopra e lasciare al piu grandicello lo spazio basso in modo che sia più autonomo. Noi abbiamo scelto la prima opzione perchè quando avevano 1 e 3 anni andavano a dormire insieme e questa routine è rimasta fino ad oggi che ne hanno 12 e 14.

Cura dell’ambiente

La cura estrema dell’ambiente esterno non sarà necessario per sempre ma i primi mesi è fondamentale.

Al bimbo serve un momento di incontro esclusivo con mamma o papà, un momento dove anche il pensiero è li, non solo i movimenti. Essere interiormente li al 100%: questo fa la differenza. Se ti distrai anche solo un momento per pensare che hai le zucchine sul fuoco allora salta tutto. Basta un battito d’ali del tuo cuore, il respiro che cambia ritmo, perchè il bambino si accorga che stai pensando ad altro e richiami la tua attenzione ancora e ancora.

Più ci sei al 100% e più lui saprà abbandonarsi nelle tue mani. E se inizi cosi a 1 mese di vita, a 1 giorno di vita, allora sarà tutto in discesa.

Andare a letto presto è un bisogno dei bambini

Qui vi racconto che i miei figli di 12, 10 e 4 anni vanno a letto alle 8,30 da sempre. Ora il grande legge fino alle 9 lassù, al terzo piano del letto a castello, e il secondo dice: voglio dormire, non puoi spegnere? Ma cosa avrai di cosi importante da leggere… Lui non lo sa che presto scoprirà l’acqua calda.

Zeno, il povero figlio di mezzo non ha ancora scoperto il piacere della lettura, ed io lo lascio stare, non insisto, perchè lo so poi come va a finire…

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