Passano velocissimi questi anni, Lorenzo Pedro è in prima media, sesta classe. Zeno ha 9 anni ed Emilio, ora che ha compiuto 4 anni ha deciso di allacciarsi le scarpe da solo e mangiare senza bavagliolo. Passano velocissimi questi pomeriggi d’inverno, sempre intorno al tavolo della cucina, dove succede tutto.
Ma dopo anni di costruzione del ritmo della famiglia, le domeniche d’Avvento, l’attesa del Natale, l’andare a letto presto, il rispetto di tante regole quest’anno abbiamo deciso di confonderci un po’ le idee e di sfruttare un lietissimo evento per farci fare un grande regalo.
Ci vogliamo scaraventare dall’altra parte del mondo, vogliamo ripartire come facemmo dieci anni fa per un posto lontano lontanissimo. Non sarà per sei mesi come l’altra volta, sarà solo per due settimane. Andiamo a Bali.
Allora invece del calendario d’avvento da scoprire ogni giorno quest’anno è arrivato il planisfero da guardare e riguardare tutte le sere. Ci sono volute ore perchè i ragazzi trovassero questa isola sperduta dell’Indonesia. Facciamo un’esperienza nuova, anche straniante, perchè capiteremo al caldo in pieno inverno, perchè Babbo Natale sarà in mutande, perchè Emilio non ci capirà niente e forse ci farà impazzire…. anche fuori luogo forse, in questo momento di ristrettezze economiche.
Però pensando a quello che desideravamo non ci sono venuti in mente oggetti da possedere ma esperienze nuove da fare, e cosa c’è di meglio di un viaggio di famiglia, potendoselo per una volta permettere?
Non si arrabbi chi ci legge: spero possiate condividere la nostra gioia e goderne come noi godiamo delle fortune altrui. Quello che vi dico è che troviamo il tempo, lo spazio e il modo di essere grati, di non dare nulla per scontato, di continuare a vivere semplice trovando il valore vero delle cose che viviamo, avendo il coraggio di essere quello che vogliamo e possiamo essere.
Ciao!
Penso che “vivere semplice” possa significare in questa nostra così complicata, strutturata, giudicante, invidiosa, capricciosa società NON GIUDICARE le scelte altrui, ma solo accettarle e accoglierle per la GIOIA che a loro possono portare.
Che male c’è ad andare a Bali due settimane? Non siamo (e mi metto al vostro fianco in questo “siamo”) Amish, solo persone che stanno cercando di vivere dando spazio a altri sentimenti per costruire una società più umana. O forse solo per sentirsi più umani.
Così, di getto e di cuore.
Francesca
La yurta nel bosco.
In questo momento non ci possiamopermettere di uscire dal badget della spesa settimanale nemmeno di un centesimo, ma nel momento in cui ce lo potremo permettere, lo sfizio di un viaggio ce lo toglieremo anche noi e non ci sentiremo di aver tradito uno stile di vita semplice.
Buon Natale al calduccio!
Noi da sempre abbiamo deciso che per i compleanni niente “cose”, ma piccoli viaggi, anche solo un’uscita di una notte, per goderci momenti insieme lontani dalla routine, per vedere posti nuovi, per fare nuove esperienze.
Io a Natale non ce la farei, su questo sono trooooppo tradizionalista e quest’anno che il Navigante non sarà con noi perchè è via per lavoro mi piange troppo il cuore 🙁
Che meraviglia!Bali è anche la casa si Ibu Robin Lim,ostetrica coraggiosa che costruisce la pace un bambino alla volta garantendo a mamme e neonati rispetto e amore. Chiunque sia andato a conoscerla è tornato arricchito.farei il viaggio solo per questo. Potreste passare,Ibu Robin adora l’Italia e gli italiani. Buon viaggio e buone esperienze, di cuore.
Buonissimo viaggio a voi !!!!